L’isola di Sant’Antioco, situata al largo della costa sud-occidentale della Sardegna, è un luogo ricco di storia che vanta tracce delle antiche civiltà che l’hanno abitata nel corso dei millenni. In particolare, l’Età Prenuragica e Nuragica ha lasciato un’impronta significativa sull’isola, caratterizzata dalla presenza di strutture archeologiche uniche e affascinanti.
Se vuoi scoprire le tre ere che hanno plasmato Sant’Antioco, visita il nostro articolo. Altrimenti, continua la lettura o esplora un’altra affascinante era dell’isola. Altrimenti:
Età Prenuragica: Le Prime Tracce Umane
Nel periodo Prenuragico, che si estende dal Neolitico all’Età del Bronzo, Sant’Antioco era abitata da comunità dedite alla caccia, all’agricoltura e alla pesca. Gli insediamenti di questa epoca erano spesso costituiti da capanne circolari realizzate con materiali naturali come pietra e legno. La vita si sviluppava attorno a attività legate alla produzione di cibo e oggetti di uso quotidiano.
Nuragico: Le Misteriose Torri Nuragiche
Con l’inizio dell’Età Nuragica, intorno al 1800 a.C., Sant’Antioco vide l’emergere delle caratteristiche torri nuragiche, costruzioni megalitiche uniche nell’intera Sardegna. Queste torri, realizzate con blocchi di pietra accuratamente tagliati e sovrapposti senza l’uso di malta, rappresentano uno degli aspetti più distintivi della civiltà nuragica.
Le torri nuragiche avevano scopi molteplici, servendo probabilmente come abitazioni, luoghi di culto e strutture difensive. A Sant’Antioco, le torri nuragiche sono spesso collocate in posizioni strategiche, come colline panoramiche o zone di confine, suggerendo un utilizzo anche a fini di controllo del territorio.
Le Necropoli Prenuragiche: Custodi dei Morti
Nel contesto funerario, Sant’Antioco conserva numerose necropoli che risalgono all’Età Prenuragica. Le tombe a domus de janas, scavate nella roccia, erano luoghi di sepoltura utilizzati per seppellire i defunti insieme ai loro averi. Queste strutture mostrano una notevole abilità nell’arte della lavorazione della pietra.
Contatti Culturali e Commerci Marittimi
Durante l’Età Nuragica, Sant’Antioco entrò in contatto con altre culture del Mediterraneo, come gli Egizi e i Fenici. Questi contatti influenzarono la vita quotidiana, l’arte e l’economia dell’isola, portando a una maggiore complessità sociale e architettonica.
Eredità Culturale: La Cultura Fenicia e Punica
Con l’arrivo dei Fenici, Sant’Antioco divenne un importante centro commerciale e marittimo. La città fenicia di Sulki, fondata nell’VIII secolo a.C., divenne un nodo cruciale nelle rotte commerciali del Mediterraneo occidentale. Successivamente, l’isola passò sotto il controllo dei Cartaginesi, lasciando un’impronta significativa sulla cultura locale.
In sintesi, l’Età Prenuragica e Nuragica a Sant’Antioco è un capitolo affascinante nella storia dell’isola. Le costruzioni megalitiche, le tombe a domus de janas e le influenze culturali straniere testimoniano la ricchezza e la complessità di questa antica civiltà. Esplorare Sant’Antioco significa immergersi in un passato misterioso, dove le pietre raccontano storie millenarie di vita, morte e evoluzione culturale.
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